L’arcidiocesi di New York avvierà una mediazione per risarcire oltre 1.300 vittime di abusi sessuali da parte del clero

Il crocifisso del cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, in una foto del 3 gennaio 2023 in Vaticano (AP Photo/Alessandra Tarantino)
Il crocifisso del cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, in una foto del 3 gennaio 2023 in Vaticano (AP Photo/Alessandra Tarantino)

L’arcidiocesi di New York ha accettato di avviare una mediazione per risarcire le oltre 1.300 persone che hanno denunciato di aver subìto abusi sessuali da parte di membri del clero. L’arcivescovo Timothy Dolan ha scritto in una lettera aperta che l’arcidiocesi ha licenziato parte dei propri dipendenti, ridotto i costi operativi e messo in vendita beni immobiliari con l’obiettivo di raccogliere almeno 300 milioni di dollari (più di 250 milioni di euro) per i risarcimenti.

Jeff Anderson, un avvocato che rappresenta 300 persone che hanno denunciato gli abusi, ha detto che per ora non c’è alcun accordo, ma solo un impegno per avviare una mediazione. A gestirla sarà Daniel Buckley, lo stesso giudice in pensione che aveva mediato il più grosso risarcimento collettivo per le vittime di abusi sessuali del clero: quello da parte dell’arcidiocesi di Los Angeles, la più grande degli Stati Uniti, che nel 2024 si era impegnata a pagare 880 milioni di dollari (810 milioni di euro) a 1.353 persone che avevano accusato alcuni sacerdoti cattolici di aver abusato sessualmente di loro.

Molti dei casi denunciati risalgono a decenni fa, e quindi i reati sarebbero prescritti. Alcune leggi statali approvate dal 2019 tuttavia hanno permesso di presentare denunce anche per periodi precedenti ai termini, con il risultato che ne sono state sporte migliaia. Anche l’arcidiocesi di New Orleans, in Louisiana, risarcirà con almeno 230 milioni di dollari (quasi 200 milioni di euro) centinaia di vittime di abusi sessuali come parte di un accordo extragiudiziale approvato lunedì da un giudice federale.