Un primario dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma è stato arrestato mentre riceveva una tangente

Un edificio dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma (Flazaza, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)
Un edificio dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma (Flazaza, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)

Roberto Palumbo, primario del reparto di nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, è stato arrestato mentre riceveva una tangente da 3mila euro in contanti da un imprenditore, e al momento si trova in carcere con l’accusa di corruzione. L’arresto risale a giovedì 4 dicembre, quando i due si erano incontrati vicino alla sede della Regione Lazio, ma la notizia è stata data domenica. È stato fermato anche l’imprenditore, che si chiama Maurizio Terra, gestisce alcune cliniche private per la dialisi ed è agli arresti domiciliari, in attesa che il giudice per le indagini preliminari decida se convalidare il fermo.

La procura di Roma indaga ormai da un anno su un presunto giro di tangenti legate alla gestione di pazienti in dialisi che, dopo essere stati dimessi, venivano indirizzati verso strutture private. L’ipotesi è che Palumbo sfruttasse il proprio ruolo per farli spostare in cliniche riconducibili a Terra, in cambio di denaro. Sempre secondo le indagini, per celare i passaggi di denaro sarebbero state usate società intestate a prestanome: nell’inchiesta sono coinvolte in totale dodici persone.