È morto il fotografo inglese Martin Parr

Uno dei più famosi e riconoscibili del suo tempo per le sue foto sature e irriverenti, aveva 73 anni

Martin Parr a una sua mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna, 7 dicembre 2024 (Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)
Martin Parr a una sua mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna, 7 dicembre 2024 (Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)
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Il noto fotografo inglese Martin Parr è morto domenica a 73 anni nella sua casa di Bristol, in Inghilterra. Diventato famoso attorno alla metà degli anni Ottanta, aveva lavorato per la celebre agenzia Magnum Photos ed era stato tra i primi a usare rullini a colori per le fotografie di strada. Le sue foto pop, sature, caotiche e provocatorie continuano a incontrare i gusti contemporanei e sono ancora oggi tra le più esposte in mostre ed eventi in giro per il mondo.

Il suo primo progetto fotografico degno di nota, The Last Resort, risale agli anni tra il 1983 e il 1985 ed è un racconto della vita delle persone nella località balneare di New Brighton, vicino a Liverpool. Con gli anni ha continuato a raccontare le persone comuni in quel modo, imparando a cogliere dettagli sempre più grotteschi e attirandosi spesso critiche per questo. Nel messaggio che annuncia la sua morte, pubblicato su Instagram, si dice che «gli sopravvivono sua moglie Susie, sua figlia Ellen, sua sorella Vivien e suo nipote George».

Parr nacque in un contesto borghese e si avvicinò alla fotografia fin da piccolo: la studiò al Politecnico di Manchester e partecipò a numerosi concorsi. Dopo gli studi si mise a insegnare fotografia e intanto cominciò a pubblicare i suoi primi progetti di fotografia di strada. Nel 1988 fu presentato all’agenzia Magnum dal celebre fotografo Henri Cartier-Bresson, che, disse poi Parr, lo descrisse come «un alieno da un altro sistema solare».

Autoritratto, 1997 (©Martin Parr/MagnumPhotos/Contrasto)

Quando cominciò, le sue foto avevano qualcosa di unico per l’epoca: era come se mancassero di eleganza, i soggetti sembravano sempre colti di sorpresa, la luce del flash sembrava sbagliata e i suoi soggetti erano diversi da quelli a cui i fotografi puntavano. Tra i temi delle fotografie di Parr ci sono il consumismo, il turismo, la cultura di massa, il cibo spazzatura e l’estetica pubblicitaria.

Questo stile si consolidò poi negli anni ed è stato più di recente interpretato come uno sguardo anticipatore della fotografia digitale più recente, quella degli smartphone e di Instagram.

Insieme allo scrittore e fotografo Gerry Badger aveva pubblicato la raccolta di fotografie The Photobook: A History, uscita in tre volumi tra il 2004 e il 2017. Nel 2017 aveva venduto la sua collezione di oltre 12mila libri di fotografie alla Tate Modern di Londra e aperto il centro culturale Martin Parr Foundation a Bristol.