A Bologna ci sono stati scontri fra la polizia e i manifestanti che protestavano contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì sera ci sono stati scontri a Bologna durante una manifestazione organizzata per protestare contro la partita di basket tra Virtus Bologna e la squadra israeliana Maccabi Tel Aviv. Era una partita di Eurolega, la più importante competizione europea. Il corteo era partito da piazza Maggiore dietro a uno striscione con scritto Show Israel the red card (“Mostra a Israele il cartellino rosso”), slogan di un movimento di protesta che chiede l’esclusione delle squadre sportive israeliane dalle competizioni europee, per denunciare i crimini di guerra commessi a Gaza. Intorno alle 20, arrivati fra via delle Lame e via Rizzoli, una parte dei 5.000 manifestanti ha lanciato fumogeni, fuochi artificiali, bottiglie di vetro e materiale recuperato in un vicino cantiere contro la polizia, che ha risposto con getti di idranti. Gli scontri sono durati per parte della serata: quindici persone sono state identificate, sedici agenti di polizia sono stati feriti.
Nei giorni precedenti il sindaco di Bologna Matteo Lepore aveva chiesto che la partita fosse rinviata o spostata, ma il ministero dell’Interno aveva confermato data e sede, inviando 500 agenti supplementari e istituendo una “zona rossa” intorno al PalaDozza, l’impianto che ospitava la partita. All’interno della zona rossa sono potuti entrare solo gli spettatori che avevano il biglietto per la partita. Gli scontri sono avvenuti nel centro cittadino.


