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  • Giovedì 13 novembre 2025

A Roma si sta cercando il corpo di un giudice scomparso più di trent’anni fa

Di Paolo Adinolfi non si sa più nulla dal 1994: le nuove ricerche sono iniziate sotto la Casa del Jazz

(SIF/ANSA)
(SIF/ANSA)
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All’alba di giovedì a Roma, sotto alla Casa del Jazz, sono iniziate le ricerche del corpo di Paolo Adinolfi, un giudice scomparso nel 1994 e di cui non si seppe più nulla. La Casa del Jazz è uno spazio che ospita eventi culturali, vicino al quartiere Garbatella, con sede in una grande villa degli anni Trenta confiscata alla banda della Magliana, il noto gruppo criminale attivo tra gli anni Settanta e Novanta.

La polizia scientifica aveva cercato il corpo di Adinolfi nei sotterranei della villa già nel 1997, ma l’alto costo degli scavi e la mancanza di fondi impedì di svolgere accertamenti approfonditi. Le verifiche sono state decise dalla prefettura su segnalazione dell’ex giudice Guglielmo Muntoni, secondo cui nei sotterranei della villa potrebbero esserci anche oggetti nascosti dalla banda, come armi o gioielli. Muntoni dice che comunque che l’ipotesi che il corpo di Adinolfi sia lì è «astratta».

La villa fu di proprietà di Enrico Nicoletti, ritenuto il tesoriere della banda. Sono stati eseguiti i primi scavi giovedì mattina, che dovrebbero poi riprendere venerdì. Hanno partecipato carabinieri, Guardia di Finanza e investigatori con cani appositamente addestrati per la ricerca di cadaveri, oltre ad alcuni tecnici della Sovrintendenza. Sotto alla villa c’è una serie di gallerie, alcune delle quali inesplorate.

Adinolfi lavorava al tribunale di Roma, alla Corte d’appello, in cui era stato nominato da poco dopo aver lavorato alla sezione fallimentare, quella che si occupa di controversie legate alle crisi d’impresa. Il 2 luglio del 1994 uscì di casa, dove viveva con la moglie e i due figli, ma non tornò più. Sulla sua scomparsa fu avviata un’indagine, poi archiviata.