Per l’omicidio della 13enne Aurora Tila è stato condannato il suo ex fidanzato

Palloncini bianchi, fiori e biglietti per Aurora Tila fuori dal suo liceo a Piacenza, 28 ottobre 2024 (ANSA/Giampietro Bisaglia)
Palloncini bianchi, fiori e biglietti per Aurora Tila fuori dal suo liceo a Piacenza, 28 ottobre 2024 (ANSA/Giampietro Bisaglia)

Il tribunale per i minorenni di Bologna ha condannato in primo grado per l’omicidio della 13enne Aurora Tila il suo ex fidanzato, un ragazzo di 16 anni. Tila fu uccisa nell’ottobre del 2024, quando cadde dal terrazzo all’ottavo piano di un edificio, a Piacenza. In quei giorni i giornali parlarono moltissimo del suo caso.

Il ragazzo 16enne, che ha sempre sostenuto di essere innocente, era stato indagato già pochi giorni dopo la morte di Tila per omicidio volontario pluriaggravato, ed era stato portato in custodia cautelare in un istituto per minori. L’accusa aveva chiesto per lui una condanna a 20 anni e otto mesi di carcere. È stato condannato a 17 anni.

Tila e il ragazzo avevano avuto una relazione di alcuni mesi. Tila lo aveva lasciato poche settimane prima di essere uccisa, per la seconda volta, dopo essersi rivolta anche ai servizi sociali per via dei suoi comportamenti aggressivi e violenti. Sul corpo di Tila erano stati trovati anche ferite e lividi. Secondo l’accusa il ragazzo, che all’epoca aveva 15 anni, l’avrebbe spinta giù dal terrazzo colpendole le mani per farla cadere, dopo che Tila si era aggrappata alla ringhiera.