Spendere mezzo miliardo di euro e iniziare a perdere
Nonostante i grandi acquisti dell'estate il Liverpool, campione in carica in Premier League, ha perso 6 delle ultime 7 partite

La squadra di calcio inglese del Liverpool ha perso sei delle ultime sette partite che ha giocato. L’ultima l’ha persa 3-0 mercoledì sera contro il Crystal Palace, che l’ha così eliminato dalla Coppa di Lega. In pochi si aspettavano una stagione così brutta dal Liverpool. L’anno scorso aveva vinto la Premier League (il principale campionato inglese e il più competitivo al mondo) con quattro giornate d’anticipo e perdendo solo 4 partite su 38. In questa stagione ne ha perse altrettante solo nelle prime nove giocate.
Eppure ad agosto si pensava che il Liverpool sarebbe stato ancora più forte rispetto alla passata stagione, arrivata dopo un’estate in cui gli acquisti erano stati pochi. Quest’estate, invece, il Liverpool aveva speso mezzo miliardo di euro per rinforzarsi, acquistando giocatori già affermati e giovani di grande prospettiva: Florian Wirtz (22 anni) dal Bayer Leverkusen per 125 milioni, Hugo Ekitike (23 anni) dall’Eintracht Francoforte per 95 milioni e il difensore italiano Giovanni Leoni (18 anni) dal Parma per 31 milioni. Ma soprattutto aveva speso 150 milioni di euro per prendere dal Newcastle l’attaccante Alexander Isak, uno dei migliori giocatori della Premier League. Tutto questo avendo venduto giocatori importanti ma non davvero determinanti, incassando in tutto un po’ più di 200 milioni di euro.
E già prima il Liverpool aveva in squadra uno dei migliori attaccanti al mondo (l’egiziano Mohamed Salah), uno dei migliori centrocampisti al mondo (l’ungherese Dominik Szoboszlai) e uno dei migliori difensori del mondo (l’olandese Virgil van Dijk).
Dopo aver perso ai rigori la Supercoppa inglese (sempre contro il Crystal Palace) il Liverpool ha vinto le prime cinque partite di campionato e la prima partita di Champions League, il più importante torneo europeo per club, contro l’Atletico Madrid.
Nonostante le vittorie, c’erano comunque diversi dubbi legati al gioco e al modo con cui erano arrivate. Sono state quasi tutte poco convincenti, e quasi tutte arrivate grazie a gol segnati negli ultimi minuti. Nelle prime quattro partite di Premier League – giocate perlopiù contro avversarie di alto livello, come Bournemouth, Arsenal e Newcastle – il Liverpool ha segnato il gol della vittoria sempre dopo l’83esimo minuto. Anche contro l’Atletico Madrid il Liverpool ha segnato il gol decisivo solo al 92esimo. Da un lato è un segno di grande tenuta mentale e fisica, dall’altro il sintomo di una certa difficoltà a vincere agevolmente senza lasciare il risultato in bilico fino agli ultimi minuti di partita.
Più di recente, dopo quelle vittorie arrivate sempre all’ultimo, in Premier League il Liverpool ha smesso di vincere e in Champions League ha vinto una sola partita su due.
Soprattutto in campionato, la situazione è già molto complicata: la squadra è settima, a 7 punti dal primo posto occupato da un Arsenal in grandissima forma. E quest’anno la concorrenza è davvero tanta: ci sono tante squadre competitive in corsa per i primi cinque posti, quelli che garantiscono la qualificazione alla Champions League.
Nel Liverpool i nuovi acquisti fanno fatica ad essere decisivi (una cosa comprensibile, perché per molti di loro è il primo anno in Premier League, il campionato più competitivo d’Europa), ma anche i giocatori più esperti del Liverpool, come Van Dijk, stanno giocando male, molto peggio rispetto all’anno scorso.
Ci sono stati anche numerosi infortuni. Il più grave è stato quello di Leoni. Al suo esordio, lo scorso 23 settembre, si è rotto il legamento crociato, un infortunio gravissimo che lo terrà fuori per il resto della stagione. Secondo l’allenatore Arne Slot è un problema serio per una squadra che, nonostante un mercato ricchissimo, «non è così grande [cioè non ha così tanti giocatori, ndr] come si pensa».

L’allenatore del Liverpool Arne Slot dopo il 2-0 del Crystal Palace, 29 ottobre 2025 (Molly Darlington/Getty Images)
Ma il problema del Liverpool è soprattutto tattico. Sabato scorso, dopo aver perso 3-2 contro il Brentford (una squadra di bassa classifica) lo stesso Slot ha ammesso che le avversarie hanno trovato il modo giusto di affrontarli.
Il Liverpool, per esempio, tende a costruire le azioni molto lentamente, ma mentre avanza lascia molti spazi liberi in difesa. Di conseguenza, quando le squadre avversarie recuperano la palla, sanno che conviene attaccare rapidamente lanciando la palla lunga o andando in contropiede. Ultimamente non sembra neanche così difficile recuperare la palla contro i giocatori del Liverpool, che sono spesso poco aggressivi e perdono molti contrasti.
Questo gol del Brentford è abbastanza esemplare, in questo senso
Il modo in cui Slot mette la squadra in campo, poi, sembra non permettergli di sfruttare al meglio i suoi giocatori più forti. Salah, per esempio, si trova molto meno davanti alla porta rispetto agli anni passati. Per ora, comunque, non sembra che Slot rischi di essere licenziato. È al Liverpool dal 2024 e aver vinto il campionato alla sua prima stagione gli ha permesso di godere di grande fiducia, anche da parte dei tifosi. Di recente lo si è visto su una bandiera che mostra tutti i migliori allenatori nella storia della squadra.

La bandiera in questione, 20 settembre 2025 (Stu Forster/Getty Images)



