Una partita di baseball durata più di sei ore e mezza
Quella giocata stanotte tra Los Angeles Dodgers e Toronto Blue Jays alle World Series, le finali del campionato nordamericano

Nella notte italiana tra lunedì e martedì c’è stata una delle partite più lunghe della storia delle World Series della Major League (MLB), le finali del campionato di baseball nordamericano. Si è giocata a Los Angeles tra la squadra di casa dei Dodgers e i Toronto Blue Jays ed è durata ben 6 ore e 39 minuti. È davvero tanto, pure per il baseball, le cui partite sono notoriamente lunghe: quest’anno, per capirci, la durata media di una partita era stata di due ore e quaranta minuti. Alla fine hanno vinto 6-5 i Dodgers, portandosi in vantaggio per 2 a 1 nelle World Series, che si giocano al meglio delle 7 partite (vince chi arriva prima a 4).
La partita è durata tantissimo perché il baseball non prevede pareggi, e quindi si è continuato a giocare finché non c’è stato un vincitore. Per determinarne uno, le due squadre hanno dovuto giocare il doppio dei tempi regolamentari previsti dal baseball: anziché giocare solo nove inning, infatti, ne hanno fatti diciotto. È un record eguagliato per le World Series: era successo solo un’altra volta nella storia, nella gara 3 del 2018 tra Los Angeles Dodgers e Boston Red Sox. Quella partita durò addirittura 7 ore e 20 minuti.
Nella storia del baseball professionistico ci sono state partite ancora più lunghe, al di fuori delle World Series. Nel 1981 una partita di Minor League (una lega minore) tra Rochester Red Wings e Pawtucket Red Sox andò avanti per 33 inning e si giocò su più giorni, durando in tutto quasi 8 ore e mezza.

Il punteggio di quella partita del 1981 esposto al McCoy Stadium di Pawtucket, che ora non esiste più (Wikimedia)
Una partita di Major League si gioca su nove inning, in ognuno dei quali le squadre giocano un turno in difesa e un turno in attacco. I battitori, quelli in attacco, cercano di fare punti colpendo la palla (lanciata dal lanciatore o pitcher) con la mazza e percorrendo tutte le basi, mentre invece la difesa prova a recuperarla e a eliminare i battitori. Un turno di attacco finisce quando vengono eliminati tre battitori.
Se alla fine del nono inning le squadre sono in parità, si aggiunge un inning finché non c’è un vincitore. Le basi sono quattro e quando un giocatore le percorre tutte (cioè torna a quella di partenza) fa un punto.
Al fine del nono inning, Blue Jays e Dodgers erano 5 a 5, e la partita era già stata molto coinvolgente. C’erano state rimonte e fuoricampo, cioè le spettacolari battute che escono dal terreno di gioco e permettono di segnare un punto per ogni giocatore già presente sulle basi. E c’era già stata anche, come spesso accade, una prestazione eccezionale di Shohei Ohtani, che per i Dodgers gioca sia come battitore sia come lanciatore. Ohtani, giapponese di 31 anni, viene considerato il più forte giocatore di baseball e ha fatto due fuoricampo, tra cui quello che ha portato la partita sul 5-5 al settimo inning.
Una volta andate ai tempi supplementari, entrambe le squadre hanno smesso di fare punti. Il merito è soprattutto dei Blue Jays, che sono stati bravi a “neutralizzare” lo stesso Ohtani, facendolo battere il meno possibile.
Pur senza punti realizzati, i tempi supplementari sono stati tesissimi. Al 13esimo inning ai Dodgers sarebbe bastato avanzare di una sola base per fare un punto e vincere la partita, ma la palla della battuta decisiva è stata presa al volo dai Blue Jays. Al 14esimo inning Will Smith dei Dodgers ha sfiorato per pochi centimetri il fuoricampo.
Alla fine i Dodgers ce l’hanno fatta comunque, grazie al fuoricampo di Freddie Freeman al diciottesimo inning. È stato determinante, perché i Blue Jays avevano già giocato quell’inning in attacco senza riuscire a segnare alcun punto.
Ora i Dodgers sono avanti 2-1. Pur avendo perso la prima partita a Toronto, erano considerati di gran lunga i favoriti di queste finali. Adesso a Los Angeles mancano due partite per vincere le World Series per il secondo anno consecutivo: sarebbe un risultato storico, dato che nel ventunesimo secolo nessuna squadra ha vinto la Major League due volte di fila.
Gara 4 si giocherà all’una di notte (ora italiana) di domani, sempre a Los Angeles. Sarà abbastanza sfiancante per i giocatori, perché inizierà solo 17 ore e pochi minuti dopo la fine di gara 3. In Italia si potrà vedere su Sky Sport.
– Leggi anche: Il baseball per tutti



