Una canzone di John Waite
Che gli cambiò la carriera

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Altre cose, prima
Avevamo detto che ottobre soffre una minore frequenza di citazioni, nelle canzoni, rispetto a settembre (per ragioni di rima e accenti): però è arrivata una canzone degli Stereophonics, Colours of October.
C’è una canzone dei Delta V su Milano, che qui a Milano ha molte cose familiare, compreso il tormentone nostalgico sulla chiusura dei locali. Ogni generazione diventa che era meglio prima.
Ethan Hawke ha degli ottimi gusti musicali, classici, e un commovente coinvolgimento.
L’altroieri il software che fa questa newsletter ha fatto casino proprio col link del business di mia figlia Emilia, che avevo citato per giustificare la sua assenza al concerto dei Deacon Blue: perdonate la premura paterna nel correggerlo.
Ho sentito in giro molte curiosità su D’Angelo, che è morto ieri e che i media americani stanno raccontando con grandi ammirazioni e celebrazioni, mentre qui era conosciuto solo a chi segue la musica con particolare dedizione. Agli altri metto qui il pezzo più famoso del disco più famoso, per avere un’idea e sapere di cosa si parla (un valzer!).
La vita è compromessi e sacrifici, anche con le newsletter: alcuni e alcune di voi sostengono di leggere questa ogni giorno, altri e altre confessano che ogni tanto se ne perdono qualcuna. Quindi io devo considerare che i primi sappiano tutto, mentre i secondi hanno bisogno che non dia per scontata ogni cosa già detta. O i primi si annoiano delle ripetizioni, o i secondi non capiscono delle cose successive. Portate pazienza, tutti e tutte.
E per non chiudere con un imperativo, grazie molte delle consuete gentilezze e anche di avere già comprato Playlist in parecchi: non sono all’altezza del mio amico Dario Bressanini nella promozione dei miei libri, ma sono contento (per rimanere sugli interessanti argomenti di Dario: quelli che comprate sul Post non li contano, nelle classifiche di vendita, ma va benissimo).
Ah, rispondo: sì, i 45 giri sulla copertina sono miei.
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