Due cittadini francesi detenuti in Iran, Cécile Kohler e Jacques Paris, sono stati condannati per spionaggio

Una manifestazione a Parigi per chiedere la liberazione di Cécile Kohler e Jacques Paris, il 6 luglio 2025 (AP Photo/Thomas Padilla)
Una manifestazione a Parigi per chiedere la liberazione di Cécile Kohler e Jacques Paris, il 6 luglio 2025 (AP Photo/Thomas Padilla)

Martedì Cécile Kohler e Jacques Paris, due sindacalisti francesi detenuti in Iran dal 2022 e considerati come ostaggi dallo stato francese, sono stati condannati a diversi anni di carcere per spionaggio e altri capi di accusa. La condanna è stata annunciata dall’agenzia di stampa del potere giudiziario iraniano, Mizan, che li identifica solo come cittadini francesi: il fatto che siano loro è stato confermato a Le Monde da una fonte informata sulla questione (risultano gli unici cittadini francesi detenuti in Iran). A settembre in un’intervista il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva previsto la possibilità che i due fossero usati per ottenere la liberazione di un cittadino iraniano detenuto in Francia.

Mizan non specifica quale pena è stata assegnata a chi: i due sono stati condannati a dieci e sei anni di carcere per spionaggio per conto della Francia; a cinque anni di carcere per associazione a delinquere, per atti contro la sicurezza nazionale; e a 20 e 17 anni di prigione al confino (quindi in una regione isolata dell’Iran) per «collaborazione in materia di intelligence con il regime sionista», cioè Israele. Le pene non sono cumulative: sconteranno solo quella più pesante. Potranno fare ricorso entro venti giorni alla Corte suprema iraniana.

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