Qualcuno ha dato fuoco alla sede del partito di governo in Camerun, nell’ambito di proteste antigovernative

La sede della città di Dschang del Raggruppamento democratico del popolo camerunese, il partito di governo in Camerun, è stata incendiata. Da giorni in Camerun sono in corso grosse proteste antigovernative in almeno 12 città, nate dopo le elezioni di domenica scorsa per accuse di brogli in favore del presidente Paul Biya. La commissione elettorale deve ancora annunciare i risultati definitivi (lo farà entro il 26 ottobre), ma Biya è dato come ampiamente favorito. Nei giorni scorsi un candidato dell’opposizione, Tchiroma Bakary, aveva rivendicato la vittoria, denunciando a sua volta irregolarità nel voto.
Biya ha 92 anni e governa in modo autoritario dal 1982. In Camerun l’opposizione è perseguitata, la libertà di stampa è inesistente, e il presidente continua a mantenere il sostegno della classe politica del paese nonostante esistano forti dubbi sulla sua capacità di governare, data l’età (alla fine del mandato, se fosse eletto, avrebbe 99 anni). Anche a queste elezioni è stato impedito di candidarsi a moltissimi esponenti dell’opposizione, incluso Maurice Kamto, il più promettente, che alle ultime presidenziali era arrivato secondo (sempre denunciando brogli elettorali).


