L’esercito del Myanmar ha sganciato due bombe sui manifestanti da un parapendio motorizzato, facendo 27 morti

Almeno 27 persone sono state uccise e 47 ferite durante una manifestazione nella città di Chaung-U, nel Myanmar centrale: un parapendio motorizzato dell’esercito ha sganciato due bombe su un centinaio di manifestanti che si erano riuniti per protestare contro la giunta militare. Nel 2021 i militari hanno preso il potere nel paese del sudest asiatico con un colpo di stato, dando inizio a una guerra civile contro una serie di gruppi ribelli e milizie etniche, che controllano quasi la metà del paese. Negli ultimi mesi il governo militare sta recuperando il controllo su porzioni di territorio grazie soprattutto a pesanti bombardamenti, anche sulla popolazione civile.
Il Myanmar è un paese molto isolato, dove difficilmente i giornalisti possono entrare e i media sono molto controllati: per questo è possibile che il numero delle persone morte sia più alto di quanto emerso finora.
Chaung-U si trova in una provincia controllata dalle milizie ribelli note collettivamente come Forze di difesa del popolo (PDF). Media internazionali e ong hanno detto che sempre più frequentemente la giunta utilizza parapendii motorizzati per compiere attacchi e bombardamenti: ha a disposizione pochi aerei ed elicotteri e le sanzioni internazionali le impediscono di acquistare nuovo materiale bellico.
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