È stato arrestato un uomo accusato di aver appiccato il primo dei devastanti incendi di gennaio a Los Angeles

Il dipartimento di Giustizia statunitense ha annunciato che un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver appiccato dolosamente uno degli incendi che a gennaio di quest’anno avevano devastato la città di Los Angeles, in California, uccidendo 12 persone e distruggendo 6.800 edifici. Si chiama Jonathan Rinderknecht, ha 29 anni ed è originario proprio di Pacific Palisades, il quartiere sulle colline a ovest di Los Angeles dove sono cominciati gli incendi; da qualche tempo però si era trasferito a vivere in Florida. Se condannato rischia tra i 5 e i 20 anni di carcere.
Secondo l’accusa Rinderknecht avrebbe appiccato il primo incendio poco dopo la mezzanotte del 1° gennaio 2025, sul terreno di proprietà della Mountains Recreation and Conservation Authority, un’agenzia che si occupa di preservazione del territorio. Quella notte aveva lavorato come autista di Uber, e avrebbe poi chiamato il 911 quando l’incendio era già stato segnalato da una persona che viveva nella zona. Quell’incendio – denominato Lachman – era stato apparentemente spento poco dopo dai vigili del Fuoco, ma aveva continuato a bruciare sottoterra, tra le radici della vegetazione. Una settimana dopo, a causa del clima secco e del vento, si era riattivato, trasformandosi in quello che è diventato noto come incendio Palisades, molto più esteso e distruttivo.


