La giunta militare del Burkina Faso ha fatto arrestare otto membri di una ong nederlandese

Negli ultimi mesi in Burkina Faso sono stati arrestati in tutto otto membri dell’ong nederlandese International Ngo Safety Organisation (INSO), che si occupa di analisi sulla sicurezza di paesi a rischio per le organizzazioni umanitarie che vi operano, a beneficio dei cooperanti sul campo. La giunta, che governa in modo autoritario e reprime opposizioni e dissenso, sostiene che INSO abbia raccolto e diffuso all’estero informazioni sensibili che mettono a rischio la sicurezza del paese. INSO ha negato «categoricamente» ogni accusa. Tra le persone arrestate ci sono un francese, una donna francosenegalese, un ceco, un maliano e quattro cittadini burkinabé.
La prima persona a essere arrestata era stata Jean-Christophe Emile Pegon, il direttore della sede burkinabé di INSO, nel luglio di quest’anno, quando la giunta militare aveva anche fatto chiudere l’organizzazione. Da quel momento sono stati arrestati anche altri sette membri, accusati di aver continuato a condurre attività illecite nonostante INSO non fosse più autorizzata a operare. Tra questi c’è anche il direttore generale, che era andato in Burkina Faso – «con tutti i permessi necessari»‚ secondo INSO – per incontrare le autorità locali e sbloccare la situazione dei colleghi.


