A Samoa cambierà il governo, dopo che il partito della prima ministra ha perso le elezioni parlamentari

Alle elezioni parlamentari che si sono tenute lo scorso 29 agosto nelle isole Samoa il partito della prima ministra Fiame Naomi Mata’afa ha perso: ha ottenuto l’8,6 per cento dei voti, quindi 3 seggi su 51 nel Fono, il parlamento monocamerale del paese. Fast, il principale partito di opposizione (Fede nell’unico Dio samoano, conservatore), ha invece preso il 40,8 per cento dei voti, cioè 30 seggi: è quindi probabile che il prossimo primo ministro sarà La’aulialemalietoa Leuatea Polataivao Schmidt, che è il leader di Fast. Schmidt dovrà ottenere la fiducia dei parlamentari prima di essere nominato dal presidente. Il secondo partito più votato, il Partito per la protezione dei diritti umani, ha ottenuto 14 seggi.
Mata’afa è stata la prima donna samoana a diventare prima ministra, nel 2021: era molto apprezzata per aver provato ad accrescere l’attenzione globale sul tema del cambiamento climatico, che nell’arcipelago delle Samoa è molto sentito, dato che i suoi effetti sono da tempo molto visibili nelle nazioni dell’oceano Pacifico. Internamente era stata accusata di non aver affrontato in modo adeguato la crisi economica e l’aumento del costo della vita. Il suo governo è caduto per l’approvazione della legge finanziaria, sulla quale non ha ottenuto la fiducia del parlamento.


