Il sindaco di Fiumicino è indagato in un’ampia inchiesta su presunti appalti truccati nel comune

Il sindaco di Fiumicino Mario Baccini (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Il sindaco di Fiumicino Mario Baccini (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Mario Baccini, il sindaco di Fiumicino, vicino Roma, è indagato dalla procura di Civitavecchia per turbativa d’asta, cioè per aver influenzato in modo irregolare l’assegnazione di appalti pubblici. L’indagine su Baccini fa parte di un’inchiesta avviata a giugno su vari appalti riguardanti l’organizzazione di eventi estivi e l’allestimento delle luminarie natalizie, che secondo la procura sarebbero stati pilotati e assegnati illecitamente.

Nell’ambito della stessa inchiesta il giudice per le indagini preliminari ha disposto misure cautelari per diverse persone, fra cui Raffaello Biselli, assessore al Commercio del comune di Fiumicino, e l’ex assessora alla Cultura Federica Poggio, che si dimise a giugno quando venne avviata l’inchiesta e che avrà l’obbligo di firma (cioè dovrà presentarsi in determinati giorni presso la polizia).

Baccini, che è sindaco di Fiumicino dal 2023 con una coalizione di centrodestra, sarà interrogato dalla procura lunedì prossimo. Mercoledì la maggioranza che lo sostiene in consiglio comunale ha respinto le richieste di dimissioni da parte dell’opposizione. Baccini è stato ministro per la Funzione pubblica tra il 2004 e il 2006 e vicepresidente del Senato tra il 2006 e il 2008.