Le barche della Global Sumud Flotilla sono partite da Barcellona, dopo che erano tornate indietro per una tempesta

Le barche della Global Sumud Flotilla in partenza dal porto di Barcellona, 31 agosto 2025 (da un video pubblicato su X da Global Sumud Flotilla)
Le barche della Global Sumud Flotilla in partenza dal porto di Barcellona, 31 agosto 2025 (da un video pubblicato su X da Global Sumud Flotilla)

Lunedì sera sono ripartite da Barcellona le barche della Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente per cercare di portare aiuti umanitari ai civili della Striscia di Gaza, che in mattinata erano dovute tornare indietro a causa di una forte tempesta nel mar Mediterraneo. Erano partite inizialmente domenica, in contemporanea a quelle da Genova, con l’obiettivo di riunirsi con il resto delle barche della Flotilla intorno al 4 settembre e provare poi a rompere insieme il blocco navale che Israele ha imposto sulla Striscia.

In un comunicato gli organizzatori hanno spiegato che le condizioni meteorologiche tra domenica e lunedì erano troppo pericolose per l’equipaggio. A bordo delle barche ci sono circa 200 persone, scrive El Paìs.

Nel complesso la Flotilla sarà composta da circa 40-50 barche (il numero non è noto nemmeno agli organizzatori) su cui partiranno delegazioni da 44 paesi del mondo. Oltre alle partenze di ieri ce ne sarà un’altra grossa il 4 settembre da Tunisi e da un altro porto in Sicilia. Tutte queste barche cercheranno di attraccare a Gaza per consegnare alla popolazione gli aiuti che trasportano e, nei loro piani, per creare un corridoio umanitario che consenta di rifornire la popolazione di beni di prima necessità. È un obiettivo quasi impossibile: attualmente l’esercito israeliano non consente ad alcuna imbarcazione non autorizzata di avvicinarsi alle coste della Striscia e negli ultimi mesi ha bloccato tutte quelle che ci hanno provato.

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