Dopo un anno e mezzo in Corea del Sud medici e tirocinanti hanno smesso di protestare e stanno tornando negli ospedali

Una protesta degli studenti di medicina a Seul, la capitale della Corea del Sud, 8 dicembre 2024 (AP Photo/Lee Jin-man)
Una protesta degli studenti di medicina a Seul, la capitale della Corea del Sud, 8 dicembre 2024 (AP Photo/Lee Jin-man)

Dopo un anno e mezzo di proteste medici e tirocinanti in Corea del Sud stanno tornando negli ospedali. Gli scioperi erano iniziati a febbraio del 2024 contro il piano del governo per aumentare i posti disponibili nelle facoltà di medicina, che secondo molti professionisti sanitari non era però il modo migliore per risolvere la forte carenza di personale.

La Corea del Sud ha un numero di medici per abitante molto inferiore alla media dei paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ed è previsto che entro il 2035 il paese avrà circa 10mila medici in meno del necessario, se la quota non verrà aumentata. Per questo l’allora presidente Yoon Suk-yeol aveva proposto di ampliare le classi di medicina. Molti professionisti sanitari si erano però opposti sostenendo che servisse piuttosto occuparsi dei problemi di certe specializzazioni, come le dure condizioni di lavoro e gli stipendi bassi nella medicina di emergenza e nella pediatria. In questi mesi di sciopero i medici hanno quindi chiesto un aumento dei salari, condizioni lavorative migliori e più soldi per gli ospedali.

Le proteste erano andate avanti per mesi. Il governo di Yoon aveva ordinato ai medici di tornare al lavoro, minacciando di togliere loro la licenza per esercitare la professione e di fare causa a chi si fosse rifiutato di obbedire agli ordini. La maggior parte di loro si era comunque rifiutata. Nel frattempo molti ospedali avevano avuto grosse difficoltà e avevano dovuto rinviare interventi chirurgici.

Ad aprile, dopo che Yoon era stato destituito per il tentato colpo di Stato, le autorità avevano deciso di mantenere i tremila posti disponibili nella facoltà di medicina nel 2026, invece che aumentarli fino a cinquemila. Un mese fa il nuovo governo di Lee Jae-myung, che a giugno ha vinto le elezioni presidenziali, ha detto che i medici e i tirocinanti potevano tornare a lavorare senza conseguenze. Non è chiaro per ora quanti siano rientrati negli ospedali.