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  • Mercoledì 27 agosto 2025

Sono entrati in vigore gli enormi dazi statunitensi sull’India

Sono del 50 per cento: Trump li ha decisi come ritorsione per l’acquisto di petrolio russo

Il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente statunitense Donald Trump nel febbraio del 2025 (AP Photo/Ben Curtis)
Il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente statunitense Donald Trump nel febbraio del 2025 (AP Photo/Ben Curtis)
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Gli enormi dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle merci provenienti dall’India sono entrati in vigore alle 6 italiane di mercoledì mattina. Sono in totale del 50 per cento, molto maggiori di quelli imposti ad altri paesi asiatici e tra i più alti in assoluto in tutto il mondo.

Trump aveva già imposto dazi del 25 per cento sulle importazioni dall’India e a inizio agosto aveva firmato un ordine esecutivo con cui aveva deciso di aggiungere un ulteriore 25 per cento. Aveva presentato i nuovi dazi come una ritorsione per gli acquisti indiani di petrolio russo, molto aumentati dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che secondo l’amministrazione Trump starebbero contribuendo notevolmente al finanziamento delle operazioni militari della Russia.

Lo scorso anno l’India ha esportato negli Stati Uniti merci per un valore complessivo di oltre 87 miliardi di dollari (circa 75 miliardi di euro). Saranno però esenti dai dazi i prodotti farmaceutici ed elettronici, che sono tra le principali merci esportate dall’India. In particolare saranno escluse dai dazi le esportazioni di smartphone: in India viene prodotta la maggior parte degli iPhone destinati al mercato statunitense.

Sia dopo l’annuncio dei dazi iniziali al 25 per cento che dopo l’aumento al 50, l’India aveva provato a negoziare un abbassamento, ma senza grandi risultati, anche a causa di rapporti piuttosto problematici tra i governi dei due paesi. Negli ultimi vent’anni India e Stati Uniti si erano molto avvicinati, e Trump aveva sempre avuto grande sintonia con il primo ministro indiano Narendra Modi. Poi negli ultimi mesi i loro rapporti si sono incrinati parecchio: c’entrano sia l’acquisto di petrolio russo da parte dell’India che gli scontri con il Pakistan.

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