La metropolitana di Londra contro chi ascolta la musica senza cuffie
Una nuova campagna invita a usarle per non disturbare gli altri passeggeri, ed è intervenuta anche la politica

Le conversazioni al telefono a voce alta e la musica diffusa dagli altoparlanti del telefono o da casse portatili sono un fastidio noto per chi usa i mezzi pubblici, ma nella maggior parte dei casi non ci sono regole e indicazioni su come ci si dovrebbe comportare al riguardo. Adesso per cercare di sensibilizzare i passeggeri la Transport for London (TfL), l’azienda che si occupa di trasporti pubblici a Londra, ha avviato una campagna rivolta a chi sui mezzi non usa le cuffie.
La campagna comprende video condivisi sui social media e poster appesi sulla Elizabeth Line, che con circa 800mila passeggeri al giorno è la linea più frequentata della città. I poster ricordano alle persone che prendono i mezzi di non ascoltare musica e video ad alto volume e chiedono loro di rispettare gli altri passeggeri e indossare le cuffie. Da ottobre si troveranno anche sugli autobus, sui treni e sul resto della linea metropolitana della città.
Secondo un sondaggio svolto a giugno dalla TfL su un campione di mille abitanti di Londra, il volume alto della musica o delle conversazioni al telefono sui mezzi è un fastidio per sette persone su dieci. «L’unica cosa peggiore di essere schiavo del tuo stesso dispositivo e del suo incessante brusio è essere costretti a sentire quello delle altre persone», aveva scritto sul Guardian la scrittrice Hannah Ewens.
Ma in Inghilterra un inconveniente molto noto a pendolari e viaggiatori è diventato anche un tema politico, sostenuto in maniera trasversale: i Liberali Democratici, un partito centrista e progressista, hanno proposto multe fino a mille sterline per la «gente che non mette le cuffie» e ascolta musica ad alto volume su treni e autobus. Il politico conservatore Richard Holden, che si occupa di trasporti, ha detto che nessuno dovrebbe essere costretto a «sopportare la musica di merda di qualcun altro».
Seb Dance, vice sindaco con delega ai trasporti, ha detto che la stragrande maggioranza delle persone a Londra sui mezzi usa le cuffie, ma anche una o due che non lo fanno possono rovinare il viaggio alle altre. Secondo Emma Strain, responsabile dei rapporti con la clientela di TfL, l’obiettivo della campagna è fare in modo che viaggiare sia meno stressante per tutti, anche visto che adesso sulla gran parte della rete metropolitana londinese è disponibile Internet in 4G e 5G, e quindi è ancora più facile accedere a contenuti come musica, video e giochi.
Quella appena avviata è la fase più recente di una campagna chiamata #TravelKind (viaggiare con gentilezza), che fu avviata nel 2017 con l’obiettivo di ricordare ai passeggeri le buone norme sui mezzi pubblici, come guardarsi attorno per vedere se qualcuno ha più bisogno di sedersi. Per far passare il messaggio la TfL ha anche fatto una collaborazione con il marchio JBL e messo in palio cinque paia di cuffie wireless con un concorso sui social.
Il dipartimento dei Trasporti ha ricordato che in realtà le multe per chi disturba sui mezzi sono già previste: servono per evitare comportamenti antisociali e arrivano fino a mille sterline, ma vengono applicate molto di rado. Secondo l’esperto di galateo William Hanson, sentito dal New York Times, è comunque improbabile che la campagna abbia grande effetto: per notare i poster prima di tutto la gente dovrebbe staccare gli occhi dallo smartphone.
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