È stato imposto il fermo amministrativo alla nave Mediterranea, che aveva disobbedito all’ordine di sbarcare a Genova

La nave di Mediterranea in porto a Trapani (ufficio stampa di Mediterranea Saving Humans)
La nave di Mediterranea in porto a Trapani (ufficio stampa di Mediterranea Saving Humans)

Lunedì pomeriggio è stato imposto il fermo amministrativo alla nave Mediterranea, della ong Mediterranea Saving Humans, che sabato sera era arrivata nel porto di Trapani, in Sicilia, disobbedendo agli ordini del governo. Nella notte tra mercoledì e giovedì la nave aveva soccorso dieci persone migranti al largo delle coste della Libia, e il ministero dell’Interno le aveva ordinato di sbarcare a Genova, a circa 600 miglia nautiche e tre giorni di navigazione. Il capomissione e il capitano della nave avevano deciso di andare a Trapani, sostenendo che le dieci persone soccorse necessitassero di urgenti cure mediche e psicologiche.

Il fermo amministrativo – cioè il divieto per la nave di lasciare il porto – è stato imposto sulla base del codice di condotta per le ong approvato alla fine del 2022 dal governo di Giorgia Meloni con l’obiettivo di fatto di scoraggiare le loro operazioni. Il codice di condotta prevede che le navi delle ong si dirigano «senza ritardo» verso il porto assegnato loro dopo un’operazione di soccorso, e se non lo fanno possono subire multe e nei casi giudicati più gravi il fermo amministrativo.