Tutte le inchieste contro la presidente peruviana Dina Boluarte sono state sospese finché è in carica

La presidente del Perù, Dina Boluarte, in visita sull'isola di Santa Rosa de Yavarí, sul Rio delle Amazzoni, al centro di una disputa territoriale con la Colombia (AP Photo/Daniel Padilla)
La presidente del Perù, Dina Boluarte, in visita sull'isola di Santa Rosa de Yavarí, sul Rio delle Amazzoni, al centro di una disputa territoriale con la Colombia (AP Photo/Daniel Padilla)

La Corte costituzionale peruviana ha stabilito che i presidenti del paese non possono essere indagati finché sono in carica e ha sospeso tutte le inchieste contro la presidente Dina Boluarte fino alla fine del suo mandato, prevista per luglio del 2026. Le indagini potranno riprendere dopo quella data, dato che la Costituzione peruviana proibisce la rielezione dei presidenti uscenti, o prima, se Boluarte dovesse dimettersi o fosse rimossa dall’incarico in anticipo.

Al momento la presidente è estremamente impopolare e ci sono tre inchieste che la riguardano: una per il cosiddetto Rolexgate, in cui è accusata di corruzione per non aver dichiarato alcuni gioielli e orologi nelle informative finanziarie richieste per legge; una in cui è accusata di abbandono dell’incarico per essersi operata al naso senza informare il parlamento; una sulla morte di oltre 60 manifestanti nelle proteste che seguirono la caotica rimozione dall’incarico del suo predecessore Pedro Castillo e il passaggio di potere fra loro due.

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