In Svezia è iniziato il processo contro un ex consigliere del primo ministro accusato di aver lasciato incustoditi dei documenti riservati

Lunedì a Stoccolma è iniziato il processo contro Henrik Landerholm, ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro Ulf Kristersson (di centrodestra) accusato di aver dimenticato dei documenti riservati in un centro conferenze, a marzo del 2023. Negli ultimi mesi Landerholm era diventato noto per una serie di episodi di sbadataggine potenzialmente compromettenti per il governo: varie inchieste giornalistiche avevano raccontato di come avesse dimenticato anche il cellulare all’ambasciata ungherese e un taccuino nella sede di un’emittente radiofonica pubblica, tra le altre cose.
Landerholm ha detto che i documenti al centro del processo non contenevano informazioni sensibili: ha detto di averli lasciati in un armadietto chiuso, dove poi erano stati recuperati da un collega. Secondo un’inchiesta del quotidiano svedese Dagens Nyheter invece i documenti contenevano invece informazioni segretate, sarebbero stati dimenticati nel giardino dell’edificio e trovati da un’addetta alle pulizie.
Il caso aveva creato molto scalpore, tanto che Landerholm si è dimesso a fine gennaio dopo l’inizio dell’indagini. È stato incriminato lo scorso marzo con l’accusa di aver smarrito documenti riservati: se ritenuto colpevole rischia una multa e una condanna fino a un anno di carcere. Lui nega di aver compiuto reati. Le accuse e il processo sono un problema per Kristersson, il cui Partito Moderato Svedese è indietro nei sondaggi per le elezioni del 2026.
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