In Pakistan più di 200 persone risultano ancora disperse dopo le alluvioni degli ultimi giorni

In Pakistan più di duecento persone risultano ancora disperse a causa delle inondazioni e delle frane causate dalle forti piogge monsoniche degli ultimi giorni, che hanno già provocato più di 300 morti.
Le province più colpite sono state quelle settentrionali, e in particolare Khyber Pakhtunkhwa, dove sono morte centinaia di persone. Un portavoce della protezione civile della provincia ha detto all’agenzia di stampa AFP che almeno 10 paesi sono stati parzialmente sepolti dai detriti, e che al momento le persone disperse sono 209, una cifra che viene considerata ottimista; le operazioni di ricerca sono ancora in corso, e si teme che la maggior parte dei dispersi sia morta. Nel fine settimana ci sono stati morti anche in altre aree settentrionali del Pakistan: 5 nel Gilgit-Baltistan, nell’estremo nord del paese, e 9 nella parte del Kashmir sotto amministrazione pakistana, al confine con l’India.
I servizi meteorologici del governo pakistano prevedono piogge intense fino al 21 agosto nel nord-ovest del paese, dove in diverse aree è stato dichiarato lo stato di emergenza.


