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  • Sabato 9 agosto 2025

Il “Pelé palestinese” ucciso dall’esercito israeliano mentre aspettava gli aiuti umanitari

Suleiman Obeid aveva 41 anni ed era uno dei calciatori più famosi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania

(Palestine Football Association via X)
(Palestine Football Association via X)
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Suleiman Obeid, calciatore tra i più forti della storia della Nazionale palestinese, di cui fu capitano, è stato ucciso mercoledì dall’esercito israeliano mentre aspettava di ricevere gli aiuti umanitari nel sud della Striscia di Gaza. Obeid aveva 41 anni, giocava come attaccante ed era soprannominato “il Pelé palestinese”: aveva giocato per anni in varie squadre di calcio locali nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, specialmente con il Khadamat Al Shatea. Venerdì la Uefa, l’organo di governo del calcio europeo, l’ha ricordato con un tweet in cui ha scritto che «ha dato speranza a innumerevoli bambini, anche nei momenti più duri».

La Federazione calcistica della Palestina, che gestisce i due campionati palestinesi, quello della Striscia di Gaza e quello della Cisgiordania, ha detto che Obeid aveva vinto in diverse stagioni il titolo di capocannoniere del campionato, segnando in tutto oltre 100 gol. Aveva una moglie e cinque figli. Secondo la Federazione, gli atleti palestinesi e i loro famigliari uccisi finora dall’esercito israeliano a Gaza sono 662.

Obeid giocò anche in alcune partite internazionali con la Nazionale palestinese, riconosciuta dalla FIFA nel 1998: il suo gol più famoso lo segnò in sforbiciata contro lo Yemen nel 2010 durante il West Asian Football Federation Championship, un torneo per le nazionali della penisola araba e dell’Asia centrale e occidentale.