Il coccodrillo che in molti pensavano stesse girando per Ladispoli era un giocattolo
Qualcuno l'aveva messo vicino al fiume della città laziale, l'aveva fotografato e aveva messo online l'immagine, causando molti allarmi

A Ladispoli, vicino a Roma, c’è stato allarme per un po’ di giorni dovuto a un’immagine di quello che molti pensavano essere un coccodrillo fotografato sugli argini del fiume della città, il Sanguinara. In un primo momento il sindaco Alessandro Grando aveva provato a contenere gli allarmi dicendo che molto probabilmente era un caimano, di dimensioni molto inferiori rispetto a un coccodrillo; ma poi si è scoperto che non era neanche un caimano, bensì un giocattolo di plastica che qualcuno aveva preso da un parco giochi e posizionato nel fiume, per poi fotografarlo e far circolare la foto su internet, probabilmente per scherzo. Grando ha detto che denuncerà i responsabili per procurato allarme.
Ladispoli è la stessa città in cui qualche tempo fa un leone era scappato da un circo e aveva gironzolato indisturbato per le strade della città. L’animale era stato catturato, sedato e riportato al circo dopo qualche ora, ma il fatto aveva comunque diffuso un certo allarme tra i residenti. Anche per questo, quando stavolta hanno iniziato a circolare online le foto del presunto coccodrillo nel fiume, in molti le hanno prese sul serio.
L’immagine del giocattolo era in primo piano e di bassa qualità, di notte e senza punti di riferimento attorno per capirne realmente le dimensioni, quindi era molto facile scambiarlo per un vero animale.
L’immagine è stata molto condivisa la scorsa settimana, e in breve sono arrivate molte telefonate al 112, il numero per contattare i servizi di emergenza. La preoccupazione generale ha spinto il sindaco Grando a intervenire domenica 27 luglio con un comunicato in cui ha scritto:
Sono giunte alcune segnalazioni riguardanti la possibile presenza di un rettile di modeste dimensioni all’interno del fiume Sanguinara. In base alle fotografie e alle testimonianze raccolte potrebbe trattarsi di un piccolo esemplare di caimano, tra i 50 e i 70 cm. Non si esclude che possa trattarsi di uno scherzo di pessimo gusto.
Il sindaco ha quindi mobilitato carabinieri, polizia, Protezione civile e guardie zoofile per perlustrare gli argini del fiume: un volontario ha anche messo a disposizione un drone per osservare la zona dall’alto. Le ricerche sono durate per un po’ senza portare a nulla, visto che nel frattempo il coccodrillo finto era stato rimosso dagli argini del fiume.
Dopodiché una cittadina di Ladispoli ha riconosciuto il coccodrillo nella foto e ha detto che era un giocattolo di suo figlio: la donna, parlando con Tgcom24, ha spiegato che lì vicino c’è il parco giochi in cui lei e altre persone lasciano i giocattoli con cui i loro figli non giocano più, a disposizione di tutti i bambini e le bambine della zona. Siccome al momento non ci sono sospettati, il sindaco ha detto che la denuncia per procurato allarme verrà presentata contro ignoti: è una contravvenzione per cui si rischia un’ammenda da 10 a 516 euro e il carcere fino a sei mesi.



