Altre due persone sono morte nel Lazio per la febbre West Nile, trasmessa dalle zanzare

Lunedì due uomini sono morti a causa della febbre West Nile, una malattia infettiva di origine tropicale che viene trasmessa dalle zanzare attraverso le loro punture: uno aveva 77 anni, ed è morto all’Istituto Spallanzani di Roma; l’altro ne aveva 80, e come il primo era originario della provincia di Latina. Sono rispettivamente la seconda e la terza persona del Lazio morte quest’anno a causa della West Nile, dopo la donna di 82 anni che una settimana fa era morta a Fondi, in provincia di Latina. Come nel caso della donna, anche i due uomini avevano patologie pregresse.
La West Nile provoca quasi sempre sintomi minimi o lievi ma può essere rischiosa per le persone fragili. In Italia è stata individuata per la prima volta nel 1998, e da qualche anno la sua circolazione sta aumentando a causa della crescente diffusione delle zanzare invasive. Nel 2024 i casi registrati in Italia erano stati 460, perlopiù in Veneto, con venti persone morte e oltre 270 con sintomi neurologici. Il ministero della Salute ha detto che sta seguendo la situazione e che per il momento «l’andamento epidemiologico è in linea con gli altri anni».
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