48 persone sono morte nello schianto di un aereo nell’est della Russia

Il punto dello schianto in una foto diffusa dalle autorità russe, nella foresta di Tynda, il 24 luglio
Il punto dello schianto in una foto diffusa dalle autorità russe, nella foresta di Tynda, il 24 luglio (Russian Investigative Committee via AP)

Un aereo con 48 persone a bordo, 42 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio, è precipitato vicino alla città di Tynda, nell’est della Russia. Il governatore della regione dell’Amur (quella dove è caduto l’aereo) Vasily Orlov ha detto che non ci sono sopravvissuti. Il volo era operato dalla compagnia siberiana Angara Airlines: era partito da Khabarovsk, sempre nell’est del paese, e diretto a Tynda. Ha perso il contatto radar mentre si avvicinava all’aeroporto di destinazione. La fusoliera dell’aereo è stata individuata nella foresta, a circa 16 chilometri da Tynda.

Non si sa ancora cosa abbia causato l’incidente. Il governo ha aperto un’indagine: le ipotesi sono che ci sia stato un errore dei piloti, dovuto forse alle cattive condizioni di visibilità durante la fase di atterraggio (era molto nuvoloso), oppure un guasto. L’aereo era un Antonov An-24 di epoca sovietica, fabbricato nel 1976: i media russi hanno riferito che negli scorsi anni era rimasto coinvolto in quattro incidenti minori. In questi anni i costi di manutenzione degli aerei russi sono aumentati anche a causa delle sanzioni occidentali, che hanno reso più difficile trovare pezzi di ricambio e rinnovare le flotte.