L’Atalanta ha ceduto l’attaccante della nazionale Mateo Retegui a una squadra saudita per 65 milioni di euro

Mateo Retegui con la maglia dell'Italia, il 9 giugno a Reggio Emilia (Alessandro Sabattini/Getty Images)
Mateo Retegui con la maglia dell'Italia, il 9 giugno a Reggio Emilia (Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Atalanta ha ufficializzato la cessione di Mateo Retegui, 26enne attaccante della Nazionale italiana, all’Al-Qadsiah per 65 milioni di euro. Come era stato anticipato già da alcuni giorni (prima dell’ufficialità di lunedì sera) Retegui – che all’Atalanta guadagnava circa due milioni di euro all’anno – ha firmato un contratto che gli permetterà di guadagnare fino a 60 milioni di euro in tre anni.

Nato in Argentina, Retegui ha ottenuto la cittadinanza italiana per discendenza e ha debuttato con la Nazionale italiana quando ancora giocava nel campionato argentino. Nel 2023 fu comprato dal Genoa, che nel 2024 lo vendette all’Atalanta per 22 milioni di euro. Arrivato senza tanto clamore, Retegui è stato il giocatore ad aver segnato più gol (25) nel campionato di Serie A 2024-25.

Oltre che per i soldi spesi dall’Al-Qadsiah (che ha concluso al quarto posto l’edizione 2024-25 della Saudi Pro League, il campionato saudita) questo trasferimento si è fatto notare soprattutto per la scelta di Retegui di andare in un campionato meno competitivo rispetto alla Serie A proprio nella stagione che precede i Mondiali (a cui l’Italia non è comunque certa di qualificarsi) e in un momento di grande ascesa della sua carriera.

Grazie all’enorme disponibilità di denaro, in gran parte proveniente da un fondo gestito dal governo, negli ultimi anni diverse squadre saudite hanno acquistato o messo sotto contratto allenatori (tra cui Simone Inzaghi) e giocatori in arrivo dai più importanti campionati europei; dalla scorsa stagione alcuni di loro hanno deciso di tornare in Europa.

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