In provincia di Latina una donna di 82 anni è morta di febbre West Nile, trasmessa dalle zanzare, e ci sono altri sei casi

In provincia di Latina una donna di 82 anni è morta in ospedale a causa della febbre West Nile: è una malattia infettiva di origine tropicale trasmessa dalle zanzare (non da persona a persona), che provoca quasi sempre sintomi minimi o lievi ma che può essere rischiosa per le persone fragili. Nella provincia di Latina ci sono altri sei casi confermati: tra questi sono in condizioni gravi un uomo di 63 anni e uno di 72, entrambi con altre patologie e ricoverati in ospedale a Latina. Il ministero della Salute ha detto in una nota che sta monitorando la situazione ma che «l’andamento epidemiologico è in linea con gli altri anni».
Lo scorso anno, da maggio a ottobre, sono stati registrati 460 casi in Italia, in crescita rispetto agli anni precedenti: da tempo la circolazione di questa malattia – come della dengue, anche questa trasmessa dalle zanzare – sta aumentando a causa di una maggior diffusione delle zanzare invasive. Questi dati però non indicano che ci si debba allarmare per questi virus: nella maggior parte delle persone infette la malattia non provoca sintomi, e solo un quinto dei contagiati ne mostra qualcuno, solitamente lieve. In rari casi il virus può causare convulsioni, paralisi e coma, e in quelli più gravi, che riguardano generalmente persone anziane o debilitate per altre ragioni, può essere letale.
È bene quindi prevenirne la diffusione anche perché non esiste una cura specifica, e le autorità sanitarie devono tenere conto dei fattori che favoriscono l’aumento dei rischi e prevenirli, ad esempio con iniziative per il controllo delle popolazioni di zanzare e con l’informazione. Fra i metodi che anche i cittadini possono usare per limitare la diffusione delle zanzare c’è la rimozione dell’acqua stagnante da posti come giardini e sottovasi: le zanzare infatti depongono le proprie uova in luoghi umidi, come può essere il sottovaso di una pianta.
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