Due cittadini italiani negli Stati Uniti sono detenuti ad “Alligator Alcatraz”

È un carcere per immigrati irregolari che devono essere espulsi, costruito in mezzo a una palude in Florida

(ANSA/Luis Santana/Tampa Bay Times via ZUMA Press Wire)
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Due cittadini italiani negli Stati Uniti sono detenuti nel centro per immigrati irregolari noto come “Alligator Alcatraz”, in Florida. Il ministero degli Esteri italiano ha confermato la loro presenza nel centro e ha detto che verranno espulsi. Non ha diffuso i loro nomi, quindi non ci sono conferme ufficiali sulla loro identità, ma secondo molti giornali sarebbero un cittadino italo-argentino di nome Fernando Eduardo Artese e un uomo siciliano, Gaetano Cateno Mirabella Costa. Entrambi sarebbero stati trasferiti nel centro all’inizio di luglio, ma la loro presenza è diventata nota solo ora.

La presenza di Artese nel centro è stata confermata dal quotidiano locale Tampa Bay Times, che poche ore fa aveva pubblicato un articolo che conteneva le interviste a sette persone detenute ad Alligator Alcatraz, fra cui Artese. Nell’intervista l’uomo, che ha 63 anni, ha detto di essere arrivato negli Stati Uniti utilizzando il suo passaporto italiano quasi dieci anni fa con un visto di 90 giorni, e di essere poi rimasto. Nel 2018 sua moglie e sua figlia l’avevano raggiunto legalmente e i tre vivevano nel sud della Florida, dove Artese di lavoro installava telecamere di sicurezza.

Ha detto di essere stato arrestato a fine giugno mentre i tre stavano viaggiando verso il confine con il Messico, con l’obiettivo di lasciare gli Stati Uniti e trasferirsi in Argentina. A marzo Artese era stato multato per essere stato trovato a guidare senza patente, ma la sua famiglia ha detto che non si era presentato all’udienza per paura di venire arrestato ed espulso, data la sua situazione. A quel punto però era stato emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti.

Mirabella Costa sarebbe stato arrestato a gennaio del 2025 per detenzione di sostanze stupefacenti e aggressione, per cui sarebbe stato condannato a sei mesi di detenzione. Dopo la scarcerazione sarebbe stato trasferito ad Alligator Alcatraz per violazione delle norme migratorie, in attesa di essere espulso.

Alligator Alcatraz è stato voluto dall’amministrazione di Donald Trump ed è stato aperto poche settimane fa. È una struttura temporanea allestita nell’area di un vecchio aeroporto non più in funzione che si trova al centro delle Everglades, nella riserva nazionale di Big Cypress, in un’area della Florida lontana dalle principali città e piuttosto isolata. Deve il suo nome al fatto che è circondato da una grande quantità di alligatori, che nella narrazione dei Repubblicani dovrebbero garantire che nessuna persona detenuta scappi, e al luogo isolato in cui si trova: la prigione di Alcatraz infatti, oggi chiusa, si trova su una piccola isola della baia di San Francisco da cui sembra che non sia mai riuscito a fuggire nessuno.

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