Vincenzo Scotti, ex ministro e presidente dell’università Link, è stato condannato in primo grado per un caso di presunti esami falsi

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Vincenzo Scotti, in passato più volte ministro, è stato condannato in primo grado per un caso di presunti esami falsi all’università privata Link, da lui fondata nel 1999 e di cui è stato presidente. Il tribunale di Firenze ha condannato Scotti a cinque anni e sei mesi, così come quelli che all’epoca erano il direttore generale dell’università Pasquale Russo e il rettore Claudio Roveda, mentre il professore Stefano Mustica è stato condannato a cinque anni e due mesi, con le accuse di associazione a delinquere, falsi materiali e falsi ideologici.

Secondo l’accusa della procura di Firenze, tra il 2016 e il 2018 all’università Link sarebbe stato organizzato un sistema per permettere a decine di agenti di polizia, iscritti tramite una convenzione con il sindacato Siulp, di ottenere il titolo di laurea senza sostenere esami regolari. Secondo la procura le prove degli esami sarebbero state facilitate, dando agli agenti in anticipo le domande a cui rispondere, e in alcuni casi i verbali sarebbero stati falsificati o certificati da professori di materie diverse da quelle oggetto di esame.