Una strada inaugurata sei volte in sedici anni
Il primo tratto dell'importante strada statale che collega Agrigento e Caltanissetta lo inaugurò Angelino Alfano; domani Salvini taglierà l'ultimo nastro

La strada statale che collega Agrigento a Caltanissetta, la SS 640, verrà inaugurata domani per la sesta volta in sedici anni, nel senso che sono sedici anni che gradualmente ne completano un tratto, che poi viene inaugurato. La sua costruzione è iniziata nel 2009 ed è stata completata pochi giorni fa.
Il primo tratto venne inaugurato nel 2017 dall’ex ministro degli Esteri Angelino Alfano, che è di Agrigento, e dall’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. L’ultimo ponte verrà inaugurato invece domani dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ed è stato raccontato da Repubblica come il simbolo della pessima condizione di molti collegamenti viari della regione.
La SS 640 è lunga poco più di 70 chilometri ed è conosciuta anche come “Strada degli Scrittori” in omaggio a Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, importanti scrittori contemporanei nati e vissuti nell’agrigentino, e ad altri che hanno raccontato questi luoghi nei loro romanzi.
La SS 640 è un collegamento diretto tra i capoluoghi di provincia Agrigento e Caltanissetta ed è una strada fondamentale per la viabilità dell’intera regione: si connette con la SS 626 Caltanissetta-Gela e consente poi di proseguire sull’autostrada A19 Palermo-Catania. È stata costruita tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta dalle amministrazioni provinciali di Agrigento e di Caltanissetta, ma dalla fine degli anni Duemila sono in corso lavori per trasformarla in una strada a doppia carreggiata, con due corsie per senso di marcia, separate da uno spartitraffico. Nel corso degli anni i lavori – organizzati su due grandi tratte distinte, la prima delle quali nella zona di Agrigento venne terminata nel 2017 – hanno però subito vari rallentamenti, causati dalla crisi delle aziende appaltatrici e da altri intoppi.

(ANAS)
Domani Matteo Salvini inaugurerà il ponte in acciaio sul viadotto di San Giuliano, nel comune di Caltanissetta, che è il pezzo che mancava per il completamento della SS 640. Il ponte è formato da un’arcata unica di 180 metri, pesa 2.500 tonnellate, è costato circa 10 milioni di euro e permette di superare una zona particolarmente franosa. Da alcuni giorni, in segno di festa, l’arcata è illuminata con i colori della bandiera italiana.
Repubblica spiega che se da questa parte della Sicilia i lavori procedono con ritardi e lentezze, c’è una parte di isola dove i lavori non sono mai stati terminati o sono fermi da anni, quelli sulla statale 189 che poi diventa statale 121 e che collega Agrigento a Palermo. Ne è un esempio il ponte di 170 metri chiamato “Milena”, che è chiuso da 10 anni: per le sue condizioni è stato ridotto sette anni fa a una corsia ma non può essere chiuso per lavori, altrimenti si bloccherebbe tutta la viabilità sulla statale 189. L’ipotesi è dunque di costruire un ponte gemello per poi intervenire sull’altro. La realizzazione però ancora non si è concretizzata e dopo i continui ritardi, l’ANAS, la società statale che gestisce buona parte delle strade e delle autostrade italiane, ha deciso di sciogliere il contratto con la ditta appaltatrice.
Negli ultimi giorni la CGIL ha sollecitato ANAS ad affidare con velocità i lavori a una nuova ditta appaltatrice. Alfonso Buscemi, segretario generale CGIL Agrigento, ha commentato dicendo che «ci sono ministri che fanno solo propaganda lasciando solo macerie per il futuro. Noi ci chiediamo come si può fare questa propaganda sul ponte di Messina [il ponte sullo Stretto di Messina fortemente voluto da Matteo Salvini, ndr] mentre non si guarda al dramma che vivono quotidianamente gli automobilisti per i gravi disagi creati dalla mancanza di finanziamenti e di interventi su piccoli viadotti che spaccano in due strade come la 189».
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