La ministra cubana del Lavoro si è dimessa dopo aver detto che sull’isola non ci sono mendicanti ma persone «travestite da mendicanti»

Persone che rovistano tra i rifiuti, L'Avana, Cuba, 15 luglio 2025 (AP Photo/Jorge Luis Baños)
Persone che rovistano tra i rifiuti, L'Avana, Cuba, 15 luglio 2025 (AP Photo/Jorge Luis Baños)

La ministra cubana del Lavoro, Marta Elena Feitó Cabrera, si è dimessa dopo aver sostenuto che sull’isola non ci siano «mendicanti», ma solo persone «travestite da mendicanti». Lunedì, parlando davanti a una commissione parlamentare in una seduta che era stata trasmessa dalla televisione nazionale, Feitó Cabrera aveva negato che le persone che rovistano nei bidoni della spazzatura lo facciano per cercare del cibo. Aveva anche criticato i lavavetri per le strade, accusandoli di volere una «vita facile»: «Vediamo persone che sembrano mendicanti, ma quando guardi le loro mani, quando guardi i loro vestiti, ti rendi conto che sono travestiti da mendicanti; non sono mendicanti. Non ci sono mendicanti a Cuba», aveva dichiarato.

Le parole di Feitó Cabrera avevano suscitato indignazione e critiche soprattutto perché Cuba sta attraversando una grande crisi economica, la più grave dal 1959, quando ci fu la rivoluzione guidata da Fidel Castro: i problemi vanno avanti da anni e hanno portato alla cronica carenza di cibo, medicine e materie prime, oltre che di energia e carburante. La popolazione fatica a trovare i beni di cui ha bisogno per la vita quotidiana, e quando li trova non può permetterseli a causa dell’inflazione. Vedere persone che chiedono l’elemosina per la strada o rovistano tra i rifiuti è sempre più frequente, soprattutto all’Avana, la capitale.

La dirigenza del Partito Comunista e il governo hanno accettato le dimissioni di Feitó Cabrera, accusando la ministra di «mancanza di obiettività e sensibilità».