Poveglia per tutti

Lo Stato ha concesso parte dell’isola della laguna di Venezia a un’associazione che da anni la chiedeva, e che vuole metterla a disposizione della collettività

L'isola di Poveglia in una foto tratta dal sito dell'agenzia del demanio
L'isola di Poveglia in una foto tratta dal sito dell'agenzia del demanio
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L’agenzia del demanio, l’ente responsabile della gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, ha affidato in concessione per 6 anni una parte dell’isola di Poveglia, nella laguna di Venezia, all’associazione “Poveglia per tutti”. L’associazione da tempo protesta contro la privatizzazione dell’isola, e ora avrà la possibilità di valorizzarne lo spazio verde rendendolo disponibile per tutte e per tutti.

Anche se si parla di “isola”, al singolare, Poveglia in realtà è composta da tre isolotti vicini, che visti dall’alto hanno più o meno l’aspetto di un trapezio e una superficie complessiva di circa 72.500 metri quadrati. Sull’isola centrale, la maggiore, ci sono i resti di alcuni padiglioni ospedalieri della prima metà del Novecento, mentre sulla seconda, che è collegata a quella principale con un ponte, non c’è niente. La terza isola è quella che si trova più a sud: è un isolotto artificiale realizzato a fine Trecento a scopo difensivo ed è chiamato “Ottagono” per via della sua forma.

Dalla fine degli anni Sessanta Poveglia è disabitata, da quando cioè vennero chiusi il ricovero per anziani e alcuni reparti dell’Ospedale al Mare del Lido; è raggiungibile solo con barche private, mancano le forniture di acqua potabile e gas e i suoi edifici sono inagibili anche a causa dei numerosi atti vandalici subiti nel tempo.

L’isola di Poveglia in una foto tratta dal sito dell’agenzia del demanio (ANSA)

Della vendita di Poveglia si parla da almeno 25 anni. Nel 2014 il demanio, a cui nel frattempo era stata ceduta l’isola, annunciò un’asta pubblica che causò molte proteste. Un gruppo di residenti della Giudecca decise dunque di fare una colletta chiedendo 99 euro per partecipare all’asta e mantenere l’isola pubblica. L’iniziativa ebbe molto successo, raccolse il sostegno di 4.500 persone e 482mila euro. Il giorno dell’asta si presentò un solo privato, l’imprenditore Luigi Brugnaro, che nel 2015 sarebbe diventato sindaco della città. Brugnaro annunciò di voler partecipare investendo 20 milioni in un centro per disturbi alimentari.

Il demanio rifiutò entrambi i progetti. Brugnaro fece ricorso, ma lo ritirò dopo qualche mese quando si candidò a sindaco. L’associazione “Poveglia per tutti”, nel frattempo, si ripresentò con una nuova proposta chiedendo la concessione delle parti verdi dell’isola per sei anni. Il demanio rifiutò nuovamente il rilascio della concessione per non pregiudicare esiti alternativi dell’assegnazione dell’isola, ma nel 2018 il Tribunale amministrativo regionale (TAR, a cui l’associazione aveva presentato ricorso) dichiarò illegittimo il rifiuto per difetto di motivazione, dato che il temporaneo uso della richiesta avanzata da “Poveglia per tutti” non precludeva qualunque destinazione alternativa. Il TAR rimise comunque all’amministrazione il compito di rivalutare la questione.

Lo scorso aprile “Poveglia per tutti” aveva annunciato di aver finalmente ricevuto una comunicazione da parte dell’agenzia del demanio per la concessione di parte dell’isola, concessione a cui mancavano ancora alcuni passaggi formali che ora si sono conclusi. Il 2 luglio la decisione è dunque diventata ufficiale: la concessione di 6 anni a “Poveglia per tutti”, che collabora anche con l’università di Verona per promuovere la tutela della biodiversità, degli habitat e delle specie presenti sull’isola, riguarda la porzione settentrionale dell’isola dove non ci sono edifici e prevede la realizzazione di un parco urbano lagunare.

Il riconoscimento da parte del demanio, secondo l’associazione, rappresenta «una conquista collettiva, frutto della determinazione, della partecipazione e della coesione di centinaia di cittadini che, dal 2014, hanno creduto nella possibilità di restituire Poveglia alla collettività». Dall’associazione hanno fatto sapere di aver raccolto abbastanza soldi per poter iniziare subito a mettere in pratica il loro progetto, e che il fatto di essere ufficialmente concessionari apre anche alla possibilità di partecipare a dei bandi europei.

Nella sua comunicazione l’agenzia del demanio ha precisato che «Poveglia fa parte della prima selezione di circa 400 immobili dello Stato disponibili per operazioni di valorizzazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione in collaborazione con gli investitori privati per attivare forme innovative di partenariato pubblico-privato». Quindi è possibile chiedere informazioni sui singoli immobili presenti, e presentare progetti che li riguardano.

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