La giuria nel processo a Sean “Diddy” Combs ha raggiunto un verdetto parziale e continuerà a deliberare

Illustrazione di Sean Combs durante il processo contro di lui
Sean Combs, al centro, con i suoi avvocati Marc Agnifilo e Teny Geragos, in un'illustrazione del processo contro di lui (Elizabeth Williams via AP)

La giuria coinvolta nel processo a Sean “Diddy” Combs, il celebre rapper statunitense accusato di tratta di esseri umani e di essere a capo di un’organizzazione criminale volta allo sfruttamento sessuale di decine di persone, ha raggiunto un verdetto per quattro delle cinque accuse formali rivolte a Combs, ma non sulla quinta. Dopo essersi consultato sia con i procuratori che con gli avvocati della difesa il giudice del processo, Arun Subramanian, ha chiesto alla giuria di continuare a deliberare per raggiungere un verdetto anche sull’ultima accusa: riprenderanno a farlo mercoledì.

I 12 giurati del processo sono concordi per quanto riguarda due accuse di tratta di esseri umani, relative all’ex compagna di Combs Casandra Ventura e a un’altra donna da lui frequentata (la sua identità è stata tenuta riservata, per lei si usa lo pseudonimo “Jane”). Hanno raggiunto un verdetto anche per le accuse che riguardano il reato di “trasporto a scopo di prostituzione” delle due donne e di altre persone. L’accusa su cui invece per ora non hanno raggiunto un accordo unanime è quella per cui Combs sarebbe stato il capo di un’organizzazione criminale.