I Paesi Bassi hanno infine restituito alla Nigeria i bronzi del Benin

I bronzi del Benin
(AP Photo/Sunday Alamba)

Giovedì i Paesi Bassi hanno infine restituito alla Nigeria i 119 bronzi del Benin, il nome con cui sono conosciute le piccole statue, le targhe e i manufatti rubati dalle truppe britanniche nel periodo coloniale: centinaia di queste opere sono esposte in diversi musei o fanno parte di varie collezioni in Europa, tra cui anche nei Paesi Bassi.

La restituzione dei bronzi del Benin fa parte di un più esteso insieme di azioni con cui negli ultimi anni, anche grazie alla maggiore attenzione nei confronti del colonialismo e delle sue conseguenze culturali, i paesi occidentali si sono attivati per restituire (o si sono detti intenzionati a farlo) vari manufatti artistici sottratti ai paesi che avevano colonizzato. La restituzione dei 119 bronzi del Benin era stata annunciata a febbraio dall’ambasciata nederlandese ad Abuja, grazie a un accordo raggiunto tra il ministro dell’Istruzione nederlandese e la Commissione nazionale della Nigeria per i musei e i monumenti.

I bronzi del Benin furono prodotti grossomodo tra Quattrocento e Ottocento, e razziati dall’esercito britannico nel 1897 in quello che allora era il Regno di Benin, poi trasformato in un protettorato dell’Impero britannico e attualmente parte della Nigeria. Tra i bronzi ce ne sono 113 che fanno parte della collezione di Stato e altri sei che finora erano proprietà della città di Rotterdam.