Riccardo Bossi è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di carcere per maltrattamenti contro la madre

Mercoledì il tribunale di Varese ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione Riccardo Bossi, figlio del fondatore della Lega Umberto Bossi, per maltrattamenti contro la madre: il reato, nello specifico, è maltrattamenti contro familiari o conviventi, previsto dall’articolo 572 del codice penale. La condanna si aggiunge a quella che Riccardo Bossi aveva ricevuto a gennaio: in quel caso il tribunale di Busto Arsizio lo aveva condannato a due anni e sei mesi per aver dichiarato il falso nell’autodichiarazione per chiedere il reddito di cittadinanza, il sostegno economico attivo dal 2019 al 2023 per chi non aveva un lavoro.
I fatti al centro della sentenza di mercoledì risalgono al 2016. In quell’anno Bossi era tornato a vivere con la madre, Gigliola Guidali, che lo aveva denunciato per maltrattamenti e per minacce per alcuni gesti compiuti durante liti violente: non si conoscono tutti i dettagli del caso, ma sono stati raccontati almeno due episodi, di Bossi che strappa un ferro da stiro dalle mani della madre e lo lancia in terra, e di un’altra occasione in cui avrebbe svuotato la lettiera del gatto sempre nel letto della madre.
In un secondo momento i rapporti tra i due si erano appianati e Guidali aveva ritirato la denuncia: l’accusa di minacce era caduta, ma era rimasta in essere quella per maltrattamenti, reato per cui si può procedere d’ufficio, cioè anche in assenza di una denuncia da parte della persona offesa. L’avvocato di Bossi ha fatto sapere che farà ricorso.


