Lo scrittore e giornalista statunitense William Langewiesche è morto a 70 anni

Lo scrittore e giornalista statunitense William Langewiesche, prolifico autore di saggi e reportage su temi come il mercato illegale di tecnologia atomica e l’impiego militare dei droni, è morto a 70 anni a causa delle complicazioni di un cancro alla prostata. A lungo collaboratore di testate come l’Atlantic, Vanity Fair e il New York Times Magazine, Langewiesche era conosciuto per il suo stile di scrittura asciutto e per la capacità di spiegare con chiarezza argomenti molto complessi.
I suoi reportage raccontavano spesso (ma non esclusivamente) di gravi incidenti o eventi drammatici: tra i suoi principali interessi c’era la storia dell’aviazione e in particolare la ricostruzione minuziosa di celebri incidenti aerei. Prima di diventare uno scrittore aveva infatti lavorato come pilota, lo stesso mestiere di suo padre. Uno dei suoi libri più famosi, La virata, raccoglie due reportage dedicati uno alla caduta del volo EgyptAir 990 nel 1999, e l’altro alla scomparsa del volo Malaysian Airlines MH370, avvenuta l’8 marzo 2014 mentre sorvolava l’oceano Indiano, scritti rispettivamente per l’Atlantic e per Vanity Fair.
In Italia i saggi di Langewiesche sono pubblicati da Adelphi: tra i più famosi ci sono Esecuzioni a distanza, Il bazar atomico, Terrore dal mare e Regole di ingaggio, che racconta l’uccisione di 24 civili disarmati da parte dei marines statunitensi nel 2005 ad Haditha, in Iraq.