A Venezia è nato un comitato contro il matrimonio di Jeff Bezos

Si oppone all’occupazione di molti spazi della città affittati al proprietario di Amazon per festeggiare le nozze insieme a 250 invitati

Un manifesto del comitato “No space for Bezos”
Un manifesto del comitato “No Space for Bezos” (AP Photo/Luca Bruno)

Venerdì a Venezia oltre duecento persone hanno partecipato all’assemblea organizzata da associazioni e collettivi riuniti in un nuovo comitato chiamato “No Space for Bezos”. Il Bezos in questione è Jeff, proprietario di Amazon, la terza persona più ricca al mondo, che alla fine di giugno si sposerà a Venezia con la giornalista Lauren Sanchez.

L’organizzazione del matrimonio ha affittato l’intera isola di San Giorgio, dove tra il 24 e il 28 giugno (la data ufficiale non è ancora stata comunicata per sicurezza) sono in programma il ricevimento e i festeggiamenti. Alcune zone della città saranno chiuse e si prevedono disagi per chi deve spostarsi. «Venezia non è in vendita, non è in affitto», si legge nei volantini appesi in città nei giorni scorsi.

La prima protesta del comitato è stata organizzata giovedì, quando alcuni attivisti sono saliti sul campanile della basilica di San Giorgio da cui hanno srotolato un grande striscione con la scritta Bezos barrata con una X rossa. Le persone coinvolte nell’azione sono state identificate dalla polizia e denunciate per interruzione di pubblico servizio oltre che per l’occupazione del campanile. Sono state anche denunciate per aggressione nei confronti degli operatori della basilica, accusa che hanno contestato fin da subito.

Durante l’assemblea di venerdì Tommaso Cacciari, portavoce del comitato, ha spiegato che gli attivisti non sono contro il matrimonio in sé, ma contro «l’arroganza con cui questo tecno feudatario tratta la nostra città». Cacciari ha poi aggiunto che l’obiettivo del comitato è «difendere la dignità di Venezia che non può fare da sfondo a una persona che sfrutta i lavoratori, appoggia Trump e occupa di fatto la città: faremo in modo di mandargli la torta nuziale di traverso, andremo all’assalto e ci butteremo in canale se serve».

L’organizzazione del matrimonio di Bezos ha prenotato quasi tutte le camere negli alberghi più lussuosi di Venezia e ha noleggiato buona parte dei taxi per spostare i circa 250 invitati. Tra i personaggi attesi in città ci sono Bill Gates, Leonardo DiCaprio, Barbra Streisand, Kim Kardashian, Orlando Bloom, Oprah Winfrey. Non si sa ancora se parteciperà anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Secondo il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il matrimonio di Bezos è un’occasione per la città. Brugnaro ha detto che Venezia ha ospitato due riunioni del G7 e per questo è in grado di gestire un evento con 250 invitati. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha criticato i manifestanti dicendo che Venezia deve essere orgogliosa della scelta di Bezos. «Protestare contro chi porta visibilità e ricchezza al nostro territorio è, a mio avviso, una vergogna», ha detto Zaia.

Durante l’assemblea sono state annunciate altre azioni di protesta in programma nei giorni in cui Bezos arriverà a Venezia. Gli attivisti si sono detti pronti a buttarsi nei canali per bloccare l’organizzazione del matrimonio.