In Burundi sono in corso le elezioni per la camera bassa del parlamento: l’opposizione ha denunciato vari episodi di intimidazione

Evariste Ndayishimiye, presidente del Burundi, Gitega, 18 giugno 2020 (AP Photo/Berthier Mugiraneza)
Evariste Ndayishimiye, presidente del Burundi, Gitega, 18 giugno 2020 (AP Photo/Berthier Mugiraneza)

In Burundi, un paese dell’Africa centrale che è fra i più poveri al mondo, sono in corso le elezioni legislative per rinnovare la camera bassa del parlamento e anche alcune amministrazioni locali. Durante la campagna elettorale le opposizioni hanno denunciato violenze e intimidazioni contro i propri candidati e hanno accusato la commissione elettorale di aver tentato di influenzare il voto rifiutando le liste di diversi partiti e non ammettendo le candidature di alcuni importanti leader he contestano il partito al governo.

L’attuale presidente del paese è Evariste Ndayishimiye del Consiglio nazionale per la difesa della democrazia-Forze per la difesa della democrazia (Cndd-Fdd), partito che controlla la politica del Burundi dal 2005 e che è il favorito anche in queste elezioni. È la prima volta dal 2005 che le elezioni legislative e quelle presidenziali non coincidono. Nel 2018, infatti, un referendum ha permesso di estendere, a partire dal 2020, la durata del mandato del capo dello Stato da cinque a sette anni.

Fra le principali preoccupazioni della popolazione del Burundi al momento c’è il notevole aumento del costo della vita. Lo Stato inoltre è cronicamente a corto di valuta straniera, e quindi fatica a importare medicine e carburante.