Matteo Salvini dice che i toscani hanno «rotto le palle»
Stava parlando di vino con il presidente dell'Abruzzo e ha fatto una battuta non proprio elegante, che ai toscani non è tanto piaciuta

Durante un incontro con il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini se n’è uscito con una battuta un po’ inelegante sui toscani, che a diversi toscani non è piaciuta nemmeno un po’. Quando Marsilio gli ha detto che era più conosciuto ed esportato il vino Montepulciano d’Abruzzo rispetto al vino Nobile di Montepulciano, in provincia di Siena – due varietà diverse ma i cui nomi confondono, e sul cui confronto i produttori hanno sviluppato una discreta rivalità – Salvini ha risposto: «Ah sì? Meglio, perché i toscani hanno rotto le palle».
Le parole di Salvini sono state ampiamente criticate dalle persone sotto al post su Facebook dell’emittente locale Rete8, che le ha rese note, e hanno subito suscitato molte polemiche dei politici toscani. Tra gli altri il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo del PD, le ha definite «vergognose e indegne di un ministro» e il leader di Italia Viva (nonché ex sindaco di Firenze) Matteo Renzi ha parlato dei «soliti pensieri raffinati e profondi» di Salvini.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha sottolineato la mancanza di senso istituzionale delle dichiarazioni di Salvini, mentre il segretario della Lega toscano, Luca Baroncini, ha provato a sdrammatizzare dicendo che è stata solo una battuta.
Anche Salvini ha provato a smorzare le critiche: ha detto che da sei anni è più toscano che milanese (il riferimento è all’inizio della sua relazione con Francesca Verdini, che è di Firenze), che gli piacciono entrambi i vini Montepulciano e che nella sua vita è circondato dai toscani ma «con gioia».
La battuta di Salvini è stata peraltro pronunciata in un contesto che non aveva niente a che fare con il vino, perché l’incontro con Marsilio era sulle infrastrutture regionali dell’Abruzzo. La cosa però non è passata inosservata neanche tra i produttori dei vini: il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano si è lamentato sia dell’osservazione iniziale di Marsilio che delle parole di Salvini, facendo intendere che sviliscono la qualità del vino toscano e incrinano il confronto aperto con i produttori abruzzesi per superare in modo costruttivo le questioni di rivalità.
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