Il sindaco di Sorrento è stato arrestato in flagranza di reato per aver ricevuto denaro da un imprenditore

Sorrento (Diego Delso/Wikimedia)
Sorrento (Diego Delso/Wikimedia)

Martedì sera il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato con l’accusa di “induzione indebita a dare denaro”. Secondo quanto scritto da ANSA il sindaco sarebbe stato fermato dalla guardia di finanza mentre riceveva dei soldi durante una cena con un imprenditore. La procura sta indagando su di lui per sospetti crimini contro la pubblica amministrazione. Insieme a Coppola è stato arrestato anche un suo collaboratore, Francesco Di Maio: sono stati trovati in possesso complessivamente di 6.000 euro. Secondo l’accusa sarebbe una parte di un pagamento concordato per concedere un appalto pubblico.

Il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, per cui è stato arrestato in flagranza, si verifica quando un pubblico ufficiale induce qualcuno a promettergli denaro o altri beni o favori: si differenzia dalla concussione, in cui il funzionario costringe qualcuno a dargli denaro o altro abusando dei suoi poteri.

Coppola è un avvocato, ha 47 anni ed è stato eletto sindaco del comune in provincia di Napoli nel 2020, sostenuto da una alleanza di liste civiche, ma anche dal Partito Democratico al ballottaggio.