L’agenzia dell’ONU che si occupa di aviazione ha accusato la Russia dell’abbattimento del volo MH17

L’agenzia dell’ONU che si occupa di aviazione civile (ICAO) ha accusato la Russia di essere direttamente responsabile dell’abbattimento del volo MH17, che il 17 luglio del 2014 causò la morte di 298 persone fra passeggeri e membri dell’equipaggio.
Il volo MH17 precipitò vicino a Grabovo, in Ucraina orientale. L’aereo era partito da Amsterdam verso mezzogiorno e sarebbe dovuto atterrare a Kuala Lumpur, in Malaysia, verso mezzanotte, dopo circa 12 ore di volo. A bordo c’erano 283 passeggeri provenienti da diversi paesi – Australia, Canada, Indonesia, Nuova Zelanda, Filippine e vari stati europei – e 15 membri dell’equipaggio. Le indagini dell’ICAO hanno appurato che il volo fu abbattuto da un missile Buk lanciato – sembra per errore – dai territori dell’Ucraina orientale controllati dai separatisti filo-russi. Dalle indagini è emerso anche che il lanciamissili era stato fornito dalla Russia, e che dopo il lancio fu riportato in territorio russo.
La Russia finora non era stata accusata direttamente dell’abbattimento dell’aereo, e nel processo che era seguito al disastro un tribunale olandese aveva condannato all’ergastolo due uomini russi e un ucraino: il processo si era svolto in contumacia, dato che nessuno degli accusati è mai stato arrestato.
Nel 2022 i governi di Australia e Paesi Bassi avevano chiesto un parere sul caso all’ICAO, che ora si è espressa dichiarando la responsabilità della Russia. La decisione dell’ICAO non ha ricadute immediate, ma è comunque notevole: è la prima sentenza del Consiglio dell’agenzia in merito a una controversia tra stati membri.