L’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in è stato incriminato per corruzione

(Jung Yeon-Je-Pool/Getty Images)
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Giovedì l’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in, che governò il paese dal 2017 al 2022, è stato incriminato per corruzione: secondo l’accusa, durante il suo mandato avrebbe agevolato la nomina dell’ex parlamentare Lee Sang-jik alla guida della Korea SMEs & Startups Agency (KOSME), un’agenzia non profit finanziata dal governo. In cambio Moon avrebbe ottenuto l’assunzione del suo ex genero – identificato soltanto con il cognome Seo – presso la Thai Eastar Jet, compagnia aerea thailandese di cui Lee era l’amministratore delegato. Seo sarebbe stato nominato nonostante la mancanza di esperienza o qualifiche nel settore dell’aviazione, e lo stipendio che ricevette tra il 2018 e il 2020 (pari a 217 milioni di won, 134mila euro) sarebbe stato in realtà una tangente incassata dallo stesso Moon.