Sappiamo qualcosa della serie tv su Harry Potter

I membri del cast appena annunciati, quando e dove verrà girata, e chi c'è dietro oltre a HBO e J.K. Rowling

John Lithgow (Lionel Hahn/Getty Images); Paapa Essiedu (Santiago Felipe/Getty Images); Janet McTeer (Kate Green/Getty Images)
John Lithgow (Lionel Hahn/Getty Images); Paapa Essiedu (Santiago Felipe/Getty Images); Janet McTeer (Kate Green/Getty Images)
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Lunedì la società di produzione HBO ha rivelato i nomi di alcuni degli attori non protagonisti che faranno parte del cast della nuova e attesa serie tv sulla saga di Harry Potter. La serie era stata annunciata ormai due anni fa: questo è il primo grande annuncio che la riguarda ed è stato molto ripreso per via delle aspettative dovute all’enorme successo che ebbero i sette libri (usciti tra il 1997 e il 2007) e gli otto film (tra il 2001 e il 2011).

Tra i membri del cast annunciati lunedì il più famoso è John Lithgow, che ha vinto vari premi per i suoi ruoli nelle serie tv Dexter The Crown, e ha recentemente recitato in Conclave. Lithgow interpreterà Albus Silente, il preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, che nei film era stato interpretato da Richard Harris (morto nel 2002) e poi da Michael Gambon. Commentando l’annuncio Lithgow ha detto che è stata una grossa decisione perché la serie lo impegnerà per i prossimi anni e considerata la sua età (80 anni) sarà probabilmente il suo ultimo ruolo importante.

Janet McTeer (The Menu, Io prima di te) sarà la professoressa Minerva McGranitt, Paapa Essiedu (I May Destroy You, Black Mirror) farà il professor Severus Piton e Nick Frost è stato scelto per il personaggio del guardiacaccia Rubeus Hagrid. Luke Thallon poi sarà il professor Quirinus Raptor e Paul Whitehouse farà il custode Argus Gazza.

Non è ancora stato detto invece chi interpreterà i tre protagonisti Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger. A settembre del 2024 HBO aveva annunciato l’inizio dei provini per questi tre personaggi, che all’inizio della storia hanno 11 anni e quando finiscono la scuola ne hanno 18. Tra Irlanda e Regno Unito hanno partecipato oltre 32mila ragazzi: non si sa se la scelta sia già stata fatta ma non annunciata, o sia ancora in discussione. Variety scrive che a dicembre la produzione stava ancora passando in rassegna le riprese dei provini.

Secondo i piani la prima stagione dovrebbe essere girata in estate e uscire nel 2026, anche se non c’è ancora una data precisa. Le riprese verranno fatte nel complesso cinematografico di Leavesden, in Inghilterra, dove erano stati girati anche i film e dove c’è un’esposizione dedicata a Harry Potter aperta al pubblico.

Fin dall’annuncio della serie era stato detto che J.K. Rowling, l’autrice dei libri, sarebbe stata produttrice esecutiva: non era scontato, considerato che il suo attivismo nel campo del cosiddetto femminismo gender critical, cioè quello che esclude dalle battaglie femministe le donne trans, le ha rovinato la reputazione in una parte del pubblico che era cresciuto con i suoi libri, persone che ora hanno tra i trenta e i quarant’anni. Lo scorso novembre il capo di HBO Casey Bloys aveva detto che Rowling era stata «molto, molto coinvolta nel processo di selezione dello sceneggiatore e del regista».

Alla conferenza stampa di lunedì hanno parlato Francesca Gardiner, showrunner della serie (cioè la persona che supervisiona tutte le fasi della produzione), e Mark Mylod, che sarà regista di alcuni episodi: entrambi sono anche produttori. Mylod ha diretto tra le altre cose alcuni episodi di Game of Thrones, Shameless e Succession. Gardiner è stata produttrice di Killing Eve e Queste oscure materie (una serie a sua volta tratta da una saga fantasy di successo negli anni Novanta), e ha lavorato come consulente alla produzione per Succession.

Ognuno dei sette libri della saga sarà una stagione della serie. HBO ha detto che sarà un adattamento fedele dei libri, ma Gardiner e Mylod hanno aggiunto che vedono la serie come un’occasione per espandere il contenuto dei libri e dei film, e approfondire le storie di alcuni personaggi che finora sono rimasti marginali.