La Corte di Cassazione ha annullato gli arresti di 3 persone accusate dell’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo

Angelo Vassallo nel 2010 (ANSA/GUIDO MONTANI)
Angelo Vassallo nel 2010 (ANSA/GUIDO MONTANI)

Giovedì la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza con cui il tribunale del Riesame di Salerno aveva disposto la custodia cautelare in carcere di tre delle quattro persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, piccolo comune in provincia di Salerno, avvenuto nel 2010. Sono il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex sottufficiale dell’Arma Lazzaro Cioffi e l’imprenditore cilentano Giuseppe Cipriano.

Il tribunale del Riesame dovrà valutare nuovamente la loro posizione, stabilendo quale misura cautelare adottare nei loro confronti. La quarta persona accusata dell’omicidio è Romolo Ridosso, membro del clan camorristico Loreto-Ridosso e collaboratore di giustizia, che però non aveva fatto ricorso.

Vassallo fu ucciso a colpi di pistola il 5 settembre del 2010: secondo la procura, stava per denunciare alcune persone che si erano accordate con un clan camorrista per agevolare un traffico di droghe illegali nella zona. Gli investigatori ipotizzarono da subito il coinvolgimento della camorra, ma le indagini subirono rallentamenti e depistaggi.