In Macedonia del Nord sono state chiuse decine di locali in seguito al grave incendio in cui sono morte 59 persone

In questi giorni in Macedonia del Nord è stata avviata un’estesa campagna di sopralluoghi in seguito al grave incendio in cui domenica scorsa sono morte 59 persone che stavano partecipando a un concerto nella discoteca Pulse di Kočani, nella parte orientale del paese. Tra domenica e lunedì gli ispettori del ministero dell’Economia hanno controllato 50 tra locali, club e ristoranti: soltanto 22 avevano una licenza valida, e tutti gli altri sono stati chiusi fin quando non si saranno messi in regola. Altri 12 locali sono stati ispezionati ieri: di questi, 3 non avevano una licenza mentre per gli altri sono ancora in corso accertamenti.
Nelle indagini dopo l’incidente, al Pulse erano state trovate diverse irregolarità, oltre alla mancanza di una licenza valida: non c’erano abbastanza estintori e i soffitti erano stati rivestiti con materiali non ignifughi. C’era inoltre un’unica uscita di sicurezza, e questo potrebbe aver contribuito alla maggior parte dei morti (che è stata causata dalla calca e non dalle fiamme). Oltre ai 15 arresti già noti, mercoledì la procura ha chiesto l’arresto di 7 agenti della polizia di Kočani, che avevano firmato il documento con cui il Pulse aveva ottenuto la licenza, nonostante non soddisfacesse i requisiti legali.