In Thailandia è stata abolita una legge del 1975 che obbligava gli studenti a tenere i capelli corti

Una scuola di Bangkok nel 2021 (Foto di Lauren DeCicca/Getty Images)
Una scuola di Bangkok nel 2021 (Foto di Lauren DeCicca/Getty Images)

Mercoledì la Corte suprema amministrativa della Thailandia ha annullato una legge del 1975 che obbligava gli studenti a tenere i capelli corti a scuola. Le regole sui tagli di capelli erano contestate da tempo e nel 2023 il ministero dell’Istruzione aveva già concesso ai singoli istituti di regolarsi autonomamente insieme a genitori e studenti. Il provvedimento risale a un periodo in cui il paese era governato da una giunta militare, ed era stato mantenuto anche in seguito. Anche dopo le recenti concessioni alcuni istituti avevano continuato a seguirlo, ritenendo che i capelli corti promuovessero ordine e disciplina, mentre molti insegnanti lo usavano come pretesto per discriminare gli studenti che tenevano i capelli lunghi. Oltre al taglio di capelli la legge proibiva anche la barba, i baffi e l’uso del trucco.

La corte ha stabilito che la legge violava le libertà individuali e la Costituzione, e che non si conciliava con i cambiamenti della società. Il processo che ha portato alla sua abolizione è iniziato in seguito alla denuncia da parte di 23 studenti nei confronti del ministero e della loro scuola: sostenevano che la norma violasse la loro dignità umana e la libertà di prendere decisioni sul proprio corpo.

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