Una corte d’appello negli Stati Uniti ha confermato la condanna per truffa a Elizabeth Holmes, fondatrice di Theranos

Elizabeth Holmes (AP Photo/Jeff Chiu)
Elizabeth Holmes (AP Photo/Jeff Chiu)

Una corte d’appello di San Francisco ha confermato la condanna per truffa a Elizabeth Holmes e Ramesh “Sunny” Balwani nell’ambito del processo su Theranos, la startup biomedica di cui Holmes è stata fondatrice e CEO (Balwani era l’ex direttore generale ed ex compagno di Holmes). I due avevano fatto appello dopo essere stati condannati rispettivamente a circa 11 anni e 13 anni di carcere in due processi separati, sostenendo che i giudici di primo grado avessero commesso degli errori e violato i loro diritti costituzionali. Avevano inoltre chiesto la revisione della cifra dei risarcimenti agli investitori, ma anche questa istanza è stata respinta: dovranno restituire l’equivalente di circa 430 milioni di euro. Ora potrebbero chiedere un riesame o appellarsi direttamente alla Corte Suprema, ma è improbabile che il caso venga preso in carico dai suoi giudici, che scelgono poche centinaia di casi su migliaia di richieste.

Theranos venne fondata nel 2003 con la promessa di portare una grande innovazione nel mondo delle analisi del sangue, grazie a una macchina che sarebbe riuscita a eseguirle prelevando soltanto una goccia (e non un’intera provetta, come avviene normalmente). Holmes divenne in breve tempo famosa e raccolse in pochi anni varie centinaia di migliaia di dollari di investimenti. Anni dopo, grazie a un’inchiesta del Wall Street Journal, venne fuori che la macchina di Holmes non funzionava, e anzi in alcuni casi dava risultati pericolosi per i pazienti.

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